Confermato nel 2024 anche il bonus mobili, seppur con limite ridotto dagli 8.000 euro previsti fino al 31 dicembre 2023 ai 5.000 euro riconosciuti dal 1° gennaio.
Nel mirino del Governo è finito ad ultimo anche il bonus per la rimozione delle barriere architettoniche, la detrazione del 75 per cento che fino alla fine di dicembre poteva essere fruita anche per la sostituzione degli infissi e per il rifacimento dei bagni.
Il decreto-legge modifica le regole dell’agevolazione, che sarà riconosciuta esclusivamente per i lavori relativi a scale, rampe, ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici e, in ogni caso, il rispetto dei requisiti specifici in materia di eliminazione delle barriere architettoniche dovrà essere asseverato da tecnici abilitati.
Stop alle agevolazioni per under 36 e case green. Finisce la stagione del superbonus 110 per cento
Porte sbarrate per i rogiti datati dal 1° gennaio 2024 in poi al bonus prima casa potenziato per gli under 36.
Nel pacchetto di interventi non ha trovato posto la proroga dell’esenzione integrale dalle imposte di registro, ipotecarie e catastali e dall’IVA ove dovuta per i titolari di ISEE fino a 40.000 euro.
Resta in campo quindi esclusivamente il bonus prima casa ordinario, che riduce e non cancella le imposte dovute. Confermata invece la corsia privilegiata per l’accesso ai mutui garantiti dallo Stato, mediante l’intervento del Fondo Consap.
Finisce anche l’esperienza del bonus case green, la detrazione dall’IRPEF del 50 per cento dell’IVA corrisposta per l’acquisto direttamente dal costruttore di abitazioni in classe A o B, spettante fino al 31 dicembre 2023.
Al capolinea anche il superbonus del 110 per cento e del 90 per cento. In linea generale è prevista una riduzione dell’agevolazione al 70 per cento per i condomini (scenderà al 65 per cento per l’anno 2025). Per le villette e le unifamiliari non sarà invece più possibile accedere alla detrazione: con la fine dello scorso anno è terminata anche l’agevolazione.
Bonus casa 2024, verso l’aumento della ritenuta sui bonifici
Da segnalare infine un’ulteriore novità prevista dalla Legge di Bilancio 2024 sul fronte dei bonus casa.
A decorrere dal 1° marzo scatterà l’incremento dall’8 all’11 per cento della ritenuta effettuata sui bonifici per detrazione fiscale, i cosiddetti bonifici parlanti da utilizzare ai fini della fruizione delle agevolazioni da parte dei contribuenti.
Lo Stato tratterrà quindi un importo superiore sul compenso corrisposto dai clienti alle imprese e la misura rientra indubbiamente nel capitolo delle nuove tasse e delle nuove imposte che dal 1° gennaio graveranno sulle imprese.