Novità in arrivo per i sostituti d'imposta tenuti a presentare ogni anno il Modello 770
Il Consiglio dei ministri, nella riunione del 23 ottobre 2023, ha approvato un decreto attuativo della riforma fiscale riguardante il Modello 770, la dichiarazione annuale per i sostituti d’imposta.
Come si legge nella bozza del testo, i soggetti tenuti all’adempimento possono comunicare i dati delle ritenute e delle trattenute di lavoro dipendente e autonomo all’Agenzia delle Entrate tramite gli stessi servizi utilizzati per la predisposizione dei modelli di versamento F24. In questo modo si evita di dover inserire i dati già comunicati anche nella dichiarazione annuale.
La novità sarà introdotta in via sperimentale a partire dal periodo d’imposta 2025. Nelle prime fasi potranno avvalersi di questa possibilità i sostituti d’imposta con massimo 5 dipendenti al 31 dicembre dell’anno precedente. Un apposito provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate, poi, potrà ampliare il numero massimo di dipendenti.
L’adesione al sistema semplificato sarà vincolante per l’intero anno d’imposta per cui è esercitata.
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Certificazione Unica forfettari e minimi, abolizione dell'obbligo di invio per i sostituti d'imposta a partire dalle somme erogate dal 1° gennaio 2024. La novità è parte delle misure in ottica di semplificazione degli adempimenti previste dal decreto legislativo attuativo della riforma fiscale approvato il 23 ottobre.
Il decreto legislativo contenete semplificazioni in materia di adempimenti tributari, approvato nel corso del Consiglio dei Ministri del 23 ottobre 2023, inserisce un nuovo tassello nel percorso per l’attuazione della riforma fiscale, con una serie di novità in materia di dichiarazioni volta a razionalizzare gli adempimenti per i sostituti d’imposta, con un focus specifico anche sugli obblighi di certificazione dei compensi erogati.
In particolare, si prevede che a decorrere dal periodo d’imposta 2024 verrà meno l’obbligo di trasmissione e consegna della Certificazione Unica relativamente ai titolari di partita IVA in regime forfettario e nel regime dei minimi.
L’eliminazione della CU di minimi e forfettari è una delle novità previste in ottica di semplificazione degli adempimenti, alla luce dell’estensione a tutte le partite IVA dell’obbligo di fatturazione elettronica.
Dal 1° gennaio 2024 partirà infatti l’obbligo generalizzato di fatturazione elettronica. Addio quindi agli esoneri ormai residuali e, in particolare, all’esclusione dal perimetro dei soggetti obbligati delle partite IVA al di sotto della soglia di 25.000 euro di ricavi o compensi.
I dati relativi ai compensi erogati saranno automaticamente disponibili negli archivi dell’Agenzia delle Entrate, per effetto della trasmissione tramite il Sistema di Interscambio delle fatture relative alle operazioni eseguite dal 1° gennaio 2024.
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Le novità per il 2024 in uno dei decreti attuativi della riforma fiscale
Le prime novità sui bonus assunzione per il 2024 sono arrivate il 16 ottobre, quando il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di Legge di Bilancio, un decreto fiscale di accompagnato e i primi due decreti attuativi della riforma fiscale.
Si tratta di un incentivo, una super deduzione al 120 e al 130 per cento, per le imprese che assumono nuovi lavoratori e lavoratrici a tempo indeterminato nel 2024.
Nel 2024 questo sostituirà i bonus per l’assunzione di giovani under 36 e donne, entrambi in scadenza il 31 dicembre.
Le agevolazioni saranno realizzate attraverso una maggiorazione del costo del lavoro dei nuovi assunti ai fini della determinazione del reddito. Gli incentivi, dunque, andrebbero a premiare i datori di lavoro che aumentano il numero di dipendenti a tempo indeterminato, ancora di più se appartenenti alle categorie più fragili.
Decreto fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2024 - Rinvio e Rateizzazione Secondo Acconto Imposte per le partite IVA
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del 18 ottobre entrano in vigore le novità previste del decreto-legge collegato alla Legge di Bilancio 2024.
L’articolo 4, che disciplina le novità in materia di rateizzazione del secondo acconto delle imposte sui redditi per le partite IVA in scadenza il 30/11/2023.
La misura si applicherà per il 2023 alle partite IVA con fatturato fino a 170.000 euro e a livello operativo il rinvio del maxi-acconto di novembre riprenderà in linea di massima lo schema già previsto per le scadenze di fine giugno.
Le somme emerse dalla dichiarazione dei redditi relative al secondo acconto IRPEF, IRES, IRAP e imposte sostitutive si verseranno il 16 gennaio in un'unica soluzione o in cinque rate, da gennaio a maggio.
La prima scadenza è fissata al 16 gennaio e le rate successive dovranno essere versate entro il 16 dei mesi successivi, fino a maggio. Restano in ogni caso esclusi dalle novità i versamenti di contributi previdenziali e premi INAIL.
Come cambierà il cuneo fiscale nel 2024
Il 29 agosto 2023 è entrata in vigore la c.d. Legge Delega fiscale (L. 111/2023) che contiene i criteri per la revisione del sistema tributario che il Governo dovrà convertire in disposizioni normative con appositi decreti, entro 24 mesi. Il testo prevede l'introduzione di diverse disposizioni e, tra le novità più significative, la riduzione del numero delle aliquote IRPEF e l'azzeramento dell'IVA per i beni di prima necessità, al fine di stimolare la crescita economica e della natalità, rendere più efficiente e razionalizzare il sistema fiscale e la riduzione del carico impositivo.
I temi da affrontare sono:
- revisione della struttura dell'IRPEF;
- modifiche alla tassazione d'impresa;
- revisione dell'IVA;
- graduale superamento dell'IRAP;
- razionalizzazione dell'imposta di registro, dell'imposta sulle successioni e donazioni, dell'imposta di bollo e degli altri tributi indiretti, diversi dall'IVA;
- revisione delle disposizioni in materia di accisa e delle altre imposte indirette sulla produzione e sui consumi;
- riordino delle disposizioni vigenti in tema di giochi pubblici, basati su regime concessorio e autorizzatorio;
- revisione dell'attività di accertamento;
- revisione del sistema nazionale della riscossione.